Hercules
e la leggenda del fuoristrada
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dal 1976 all'inizio degli anni 80
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Motocross
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Una parentesi merita l’Hercules MC che fa la sua prima apparizione alla fine degli anni 60. Il modello è identico al GS ma alleggerito dell’impianto elettrico e con la marmitta ad espansione e diversi rapporti di trasmissione del cambio a 5 marce. La moto, dopo aver seguito passo passo lo sviluppo del GS fa un balzo nel ’73 proponendosi con 20 cv e raggiungendo un buon successo sia in Europa che negli USA.
Ma dobbiamo aspettare il 1978 per avere una nuova nota nella musica ed è la presentazione del Sachs MC 250 che, su un telaio in cromo-molibdeno-vanadio completamente diverso dal GS, monta il monoblocco del Seven ma con dentro solo 5 marce. Viene portata in gara da grossi calibri come Willi Bauer e Schneider, ma, a parte qualche sporadico successo, la moto non da le soddisfazioni auspicate. Le altre principali differenze rispetto al modello GS sono: la forcella anteriore Ceriani da 35 mm con escursione di 240 mm, gli ammortizzatori Koni a gas, poi Sachs Hydrocross, montati molto inclinati e i mozzi sono Grimeca all’anteriore e Husqvarna al posteriore. Il colore delle sovrastrutture è ora Titanicblue.

Dato che le vendite di questa moto non vanno nella direzione auspicata, diverse vengono modificate nel telaio, nell’estetica e, ovviamente, nel motore e offerte sul mercato come GeländeSport.
I dati del Sachs MC 250 modello unico (1978): motore Sachs 2501/5A MC di 248 cc (72 Ø x 61 mm), potenza ca. 36 cv a 8300 g/min, accensione elettronica Motoplat, carburatore Bing da 36 mm, frizione a 9 dischi e cambio a 5 marce, pignone da 14 e corona da 56 denti, pneumatico anteriore 3.00 x 21 e posteriore 4.50 x 18, serbatoio da 8,1 litri e peso di 103 kg.

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