Hercules
e la leggenda del fuoristrada
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dal 1976 all'inizio degli anni 80
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Evoluzione I
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Sotto le amorose cure del neo acquisto Wieditz, siamo ancora nel 1976, vengono risolti in brevissimo tempo i problemi sulle moto ufficiali adottando immediatamente i nuovi gruppi di scoppio da lui progettati e dotati delle famose finestrelle: i motori ora sono in grado di lavorare al meglio in tutti i regimi di rotazione.
E intanto la vita continua: i piloti ufficiali tedeschi per la stagione 1976 sono: Heinz Brinkmann (in sella ad un nuovo Hercules 50 cc), Bernhard Brinkmann (100), Bayer (175) e Christel (250), oltre ai ben noti Herbert Schek e Kurt Fischer in sella ai nuovi cilindri Wankel montati, nientepopodimeno che: sul basamento Seven! Anche la squadra DKW della Playmotor non scherza: Gino Perego (50 cc), Renato Foresti (100), Walter Bettoni (125), Franco Gualdi (175), Gianpaolo Marinoni (250) e Guglielmo Andreini (350).
Una nota particolare merita, oltre al 50 che di cui parliamo a parte, il motore di 100 cc, sì avete capito bene, il 100, mai entrato in produzione, che però Foresti porta alla vittoria di classe del campionato italiano del ’76. Risultato sorprendente, ottenuto solo grazie alla costanza del pilota ed alla determinazione del Masserini, in quanto la moto, telaisticamente identica al 350, risulta svantaggiata rispetto alla concorrenza.

Nel ’76 l’ISDT si tiene a Zeltweg in Austria dove la Germania, su Zündapp sic!, vince il Trofeo e la Cecoslovacchia deve “accontentarsi” del solo Vaso: al via, però,si presentano ben 25 Hercules i cui piloti vincono 17 medaglie d’oro e 7 d’argento: Fischer giunge 2° nella classe oltre 500, a cui appartiene il suo Wankel, e Bayer 3° nella 175.
Passata la bufera della partenza stentata del nuovo motore e salvata, almeno per i mezzi ufficiali, la stagione ’76, il buon Wieditz ha tempo di mettere mano ai telai che vengono completamente rivisti. Le geometrie dei nuovi modelli 1977 ricordano vagamente quelle Zündapp (e come non potrebbero…) anche perché è inutile inventare l’acqua calda. La zona centrale superiore viene ristretta di oltre 20 mm e anteriormente si montano ancora le Ceriani Special da 35 mm con escursione di 210 mm, per tutte a perno avanzato tranne il 125 cc.
Le Hercules per il mercato tedesco, e per il resto del mondo (i depliànt infatti sono redatti anche in Inglese a Francese), sono tutte ancora rosso/arancio e cambiano pochissimi particolari rispetto all’anno precedente: il parafango posteriore è più bombato e il cavalletto è doppio, centrale e laterale.

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