Hercules
e la leggenda del fuoristrada
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dal 1976 all'inizio degli anni 80
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Riscossa II
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Nel 1978 le moto cambiano ancora estetica e… nome, ma non il telaio. Diventano Sachs per tutti i mercati e i motori vengono offerti nelle cilindrate 125, 175 e 250. I serbatoi, sono uguali nella forma ai precedenti tanto che sulle prime moto consegnate sono solo dipinti di blu, leuchtendblaü in tedesco (azzurro luminoso), sopra il rosso/grigio originale, il tutto per assomigliare alle moto ufficiali. Stesso colore per le fiancatine e il portafaro.
Il GS 125 continua a montare le Ceriani con perno in asse ed escursione di 220 mm, mentre per i fratelli maggiori la fabbrica di Samarate appronta, una Special a perno avanzato con 250 mm di escursione che nulla ha da invidiare alle Marzocchi delle moto ufficiali. I mozzi son sempre Grimeca da 140 mm Ø per il 125 e da 160 mm per le cilindrate superiori.
La variante più evidente rispetto al modello dell’anno precedente, oltre a quella estetica, è l’andamento della marmitta che non passa più direttamente sopra la testa, ma esce dal telaio in modo da poter avere una nuova e più ampia camera di espansione. Stranamente il collettore di scarico esce a sinistra per il 125 e a destra per le altre mentre il tubo si infila sempre sotto la sella per uscire con il silenziatore a sinistra per tutte.

Per il mercato interno la moto, tecnicamente identica a quella appena descritta, differisce soprattutto nell’estetica mantenendo il serbatoio in lamiera dipinto rosso e grigio, per il montaggio delle Ceriani a perno centrale all’anteriore e in altri piccoli dettagli.
Una nota interessante: per tutte le moto immatricolate in Italia tra il 1977 ed il ’79 viene usata sempre la stessa scheda di omologazione, questo per via del numero limitato dei pezzi importati che non giustifica il fatto di farne una nuova ogni anno.
I mezzi ufficiali, dal canto loro, sembrano pronti per la riscossa, che non tarda ad arrivare e, a questo punto, le squadre “rivali” vengono riunite sotto il marchio Sachs: Teuchert e Perego con il 50 cc, Gualdi 175, Wagner 250 con Büse e Taiocchi nella 350. La squadra si rivela più che all’altezza toccando l’apice della stagione con Perego e Gualdi che vincono entrambi il Campionato Europeo nelle rispettive classi.
Nella Six-Days corsa in Svezia a High Chaparral, Perego, Gualdi e Taiocchi finiscono tutti secondi delle rispettive classi con Teuchert e Büse al terzo posto. La squadra italiana vince anche il Vaso d’Argento con Perego, Osvaldo Scaburri (Puch 75), Giuseppe Signorelli (Fantic 125) e Luigi Medardo, mentre il Trofeo finisce nelle mani dei soliti Cecoslovacchi.

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