Hercules
e la leggenda del fuoristrada
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a cavallo tra gli anni '60 e '70
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K 50 GS
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Come abbiamo detto alla fine del 1970 il motore diventa corsa corta e anche il telaio si evolve, pur mantenendo lo schema monotrave.
I tubi di sostegno del parafango posteriore sono ora uniti in un arco orizzontale e gli ammortizzatori poggiano in uno scatolato direttamente sulla costa superiore del forcellone più robusto della vite sporgente dal fianco, perdendo, nell’occasione, 20 mm di lunghezza.
Il perno del freno anteriore diventa anch’esso sfilabile rendendo i mozzi intercambiabili e la culla, sempre e comunque imbullonata, è fornita di serie mentre il cavalletto diventa laterale sulla sinistra, anche se sul telaio rimangono i fori di attacco per quello centrale.
Cambia anche il fissaggio del manubrio: i braccialetti ora hanno due bulloni ciascuno, il carter catena torna ad essere corto e i parafanghi sono cromati con quello anteriore accorciato e quello posteriore allargato.
Le differenze del motore per il modello 1971 sono: potenza ca. 7,5 cv a 7800 g/min, carburatore Bing da 20 mm, frizione a 3 dischi e cambio a 6 marce.
Nel ’72 il serbatoio diventa più squadrato, di colore giallo con fregi neri e riacquista le protezioni di gomma per le ginocchia mentre per quanto riguarda il motore, oltre all’incremento della potenza fa la sua comparsa l’accensione elettronica.
Inizialmente sono ancora forniti alcuni modelli del K 50 GS con la Earles e poi anche su tutte Hercules viene montata la forcella anteriore Ceriani da 32 mm mentre le Boge posteriori diventano regolabili.
L’ultima parte dell’archetto che sostiene il parafango posteriore piega verso l’alto mentre la culla rimane un optional.

I dati del K 50 GS modello 1972: motore Sachs 50/6A GS di 49 cc (40 Ø x 39 mm), potenza ca. 8,5 cv a 8000 g/min, accensione elettronica Motoplat, carburatore Bing da 22 mm, frizione a 5 dischi e cambio a 6 marce, pignone da 14 e corona da 52 denti, pneumatico anteriore 2.50/2.75 x 21 e posteriore 3.00 x 18, serbatoio da 12 litri e peso di 85 kg.
L’evoluzione del K 50 GS è stata lenta ma inesorabile, anche se ad un certo momento Hercules, o meglio Sachs, abbandonerà, ma non definitivamente, lo sviluppo dei modelli GS.
In questi anni il motore e la moto hanno subito solo delle naturali evoluzioni e non delle vere rivoluzioni, fatto salvo per il gruppo di scoppio, e a partire dal 1973 sul mercato italiano il marchio Hercules viene sostituito dal marchio DKW: stessa famiglia comunque!
Nel 1974 in Germania, dove continua ad essere utilizzato il marchio Hercules, le 50 cc montano per l’ultima volta il telaio monotrave mentre le GS di 100 e 125 cc vengono montate sui nuovi telai a doppia culla, e perdono la K... ma questa è un’altra storia.

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