Hercules
e la leggenda del fuoristrada
-
a cavallo tra gli anni '60 e '70
-
pagina
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14
page
K 50 GS
-
Il modello del ’64 si differenzia per l’adozione di particolari del telaio più fuoristradistici, frutto dell’intenso lavoro del reparto corse, diventando più simile a quello ormai collaudato del 103 e che sarà, tranne alcune migliorie, lo schema di base per tutti i nuovi modelli costruiti dopo il 1967.
Anche la Earles diventa normale, ovvero tubolare, gli ammortizzatori Boge sono sempre corti e il biscotto, la parte orizzontale e oscillante inferiore, è dritto come sulle sorelle maggiori, la marmitta viene alzata ma il filtro dell’aria rimane di plastica.
L’ultima evoluzione di questo primissimo tipo del K 50 GS, fin dall’inizio munito di cavalletto centrale, avviene nei primi mesi del 1966 ma è ben poca cosa.
L’avantreno si è ulteriormente evoluto: la forcella a triangolo di tipo Earles ha il biscotto che, posteriormente all’attacco rinforzato degli ammortizzatori, piega verso l’alto in modo da non creare problemi di ingombro anche nelle buche più profonde.
Gli ammortizzatori sono stati allungati aumentando l’escursione della ruota e quindi l’attacco superiore è stato alzato e rinforzato con due triangoli alleggeriti di lamiera.
Le staffe di sostegno del faro anteriore sono parte integrante della forcella e le viti di fissaggio usate per bloccare le staffe del manubrio sono utilizzate anche per sostenere la piastra della tabella porta numero anteriore.
Un particolare molto importante di tutti questi 50 è l’inserimento di un tubo metallico, lungo ca. 80 mm e con il Ø di 34 mm interno, tornito alle estremità e saldato longitudinalmente attraverso il monotrave tubolare portante con la funzione di condotto d’aspirazione del carburatore.

Questa soluzione, che troviamo applicata al telaio di tutti i 50 GS col telaio monotrave, è presente sui modelli stradali fin dalla loro nascita, il 1962, ma sarà adottata dalle sorelle maggiori solo a partire dal 1968 e verrà utilizzata fino alla definitiva sparizione del telaio monotrave.
In questo modo il filtro dell’aria cilindrico in carta trova posto, protetto da una scatola metallica con coperchio, sotto la sella che è incernierata al parafango nella parte posteriore e quindi resta facilmente accessibile.
La sottostante scatola di lamiera triangolare che funge da silenziatore e camera di aspirazione è sistemata nello spazio lasciato libero dai piccoli tubi, Ø 20 mm, che si prolungano diagonalmente dal basso e orizzontalmente in alto protendendosi posteriormente ai lati della ruota.
Questo triangolo, un classico, è stato realizzato principalmente per l’attacco superiore degli ammortizzatori e prolungato per sostenere, per mezzo di un archetto imbullonato, il parafango completo del nuovo piccolo faro Hella e del portatarga quadrato.

-
-
-
-
-
-
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14