La nuova era vede riapparire davanti alle sigle dei diversi modelli la famosa K che è l’abbreviazione di Kickstarter, ovvero avviatore a pedale.
I dati del K 100 modello 1956: motore Sachs tipo 100/3 di 97 cc (48 Ø x 54 mm), potenza di 5,2 cv a 5.500 g/m, carburatore Bing da 20 mm, frizione a 3 dischi e cambio a 3 marce al manubrio, pignone da 14 e corona da 34 denti, forcellone post. oscillante stampato e la forcella Earles tubolare, cerchi da 16”, serbatoio da 9,5 litri e peso di 91 kg.
I dati del K 175 modello 1956: motore Sachs 173 cc (62 Ø x 58 mm), potenza di 10 cv a 5.250 g/m (disponibile anche il modello A 175 che eroga 9,2 cv agli stessi giri), carburatore Bing da 26 mm, frizione a 4 dischi e 4 marce, velocità massima di 93 km/h, pneumatico anteriore 3.25 x 16 e posteriore 3.50 x 16, serbatoio da 14 litri (13 per A) e peso di 115 kg.
Proprio da questo modello, evoluzione del 320, deriva il primo vero prototipo GS condotto da Walter Brösamle nell’ISDT che si tenne nello stesso anno a GarmischPartenkirchen.
Nel 1959 esce il K 101 che non si distingueva dal precedente modello se non nei particolari: il cambio è passato a pedale e coassiale con l’avviamento, ha un consumo di 2,0 l. per 100 Km ed una splendida sella di serie a 2, dico due, posti!
Segue, nel 1960, il K 101/4, finalmente con 4 marce e 7 cv a 5.750 g/m, da cui prenderà vita il modello GS
Con la K 100 e la K 101/4 ancora in catalogo viene inserita la K 102 con un particolare curioso: il motore torna inizialmente ad avere 3 marce. Il forcellone posteriore diventa tubolare e la moto appare comunque alleggerita nei parafanghi e nelle sovrastrutture, inoltre, per la prima volta, il condotto d’aspirazione attraversa il trave portante del telaio.
Nel 1961 arrivano la K 50, con 4,2 cv, e la K 103 entrambe con la forcella Earles stampata e mentre il 50 mantiene l’aspirazione passante il 103 torna ad avere i collettori non longitudinali con la moto.
Nonostante agli inizi degli anni 60 cominci, per le moto da strada, la concorrenza giapponese e cecoslovacca che provoca una sensibile riduzione delle vendite all’estero, la Hercules rimane una delle pochissime aziende sopravvissute alla crisi delle fabbriche tedesche di motociclette del decennio precedente.
In questo periodo e sotto l’influenza della Fichtel & Sachs, oltre ai più di 10 modelli già in catalogo, vengono prodotte la K 50 e K 50 S con il nuovo motore di 47 cc, cambio a 5 marce e 5,2 cv a 7400 giri al minuto, il K 103 S di 97 cc con 8,2 cv a 6.000 g/m e cambio a 4 marce e la K 175 SE ora con 11 cv a 6.000 g/m e 4 marce, ovviamente tutte motorizzate Sachs, nonché un gokart con motore Ilo di 98 cc.
Nel 1963 inoltre molti record di velocità e distanza vengono battuti da Georges Monneret a bordo di una K 50 S modifica dalla Hercules secondo le sue indicazioni.
Alla fine del 1966 la Hercules entra a far parte della Zweirad Union AG (unione due ruote), un gruppo già formato da DKW, Express e Victoria trasferendosi negli uffici e nello stabilimento della Victoria Werke AG costruito negli anni 50, sempre a Nürnberg.
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