Fondata nel 1886 da Carl Marschütz, come fabbrica di velocipedi, nel 1888 prende il nome di Hercules, versione latina dell’eroe greco Eracle, per diventare una società per azioni con la denominazione di Nürnberger Hercules Werke Aktiengesellschaft (AG) il 18 Giugno del 1900.
Quasi subito in Marschütz nasce il bisogno di diversificare la produzione realizzando motociclette, offerte al pubblico a partire dal 1905, auto elettriche (dal 1908) e camion, ma è solo nell’Aprile del 1928 che la produzione di motocicli viene sviluppata in modo organico con la presentazione della K 200 con motore JAP.
Nel 1929 inizia il vero e proprio programma articolato di motocicli per cui tra quell’anno e il 1935 la Hercules presenta sul mercato ben 24 modelli diversi con cilindrate comprese tra i 74 (MF 74 Liliput con motore Sachs) e i 495 cc della SS 500 con motore Sturmey Archer.
Il catalogo disponibile nel 1935 alla fiera di Berlino comprende anche una Motorradwagen (auto/moto a tre ruote) con motore Ilo di 200 cc e la Hercules raggiunge il successo in breve tempo soprattutto grazie anche alla piccola Saxonette di 60 cc messa in commercio nel 1938.
Nello stesso anno però iniziano le persecuzioni contro gli ebrei e Marschütz è costretto a trasferirsi a Los Angeles lasciando l’azienda in mano agli altri azionisti.
Nei primi mesi del 1945, durante l’ultimo conflitto mondiale, la fabbrica viene pesantemente danneggiata da quattro bombe alleate. La ricostruzione dura fino al 1948 ma la produzione può riprendere solo nel 1950 il che permette comunque alla Hercules di esporre due nuovi modelli il 212 ed il 312, entrambi con il motore Sachs a 2 tempi, alla 1a fiera di Frankfurt (Francoforte) di quell’anno.
Nell’Ottobre 1953 in occasione della 2a edizione della fiera, la Hercules completa la sua ricchissima gamma con 3 nuovi modelli ovvero il 320 con motore Ilo, il 321 con motore Sachs, entrambi di 197 cc ed il 318, il primo con motore bi-cilindrico Ilo di 244 cc.
|